
Perchè ingrasso anche se mangio poco ?

Perchè ingrasso anche se mangio poco ?

I CIBI CHE DAVVERO SERVONO AL TUO CERVELLO

I CIBI CHE DAVVERO SERVONO AL TUO CERVELLO

14 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE!

14 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE!

CIBI CHE AIUTANO A COMBATTERE ANSIA E STRESS A TAVOLA
Lo stress è la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita e a cui è associata una sensazione di forte pressione mentale ed emotiva.
Un’alimentazione sana può aiutarci a combattere lo stress, attraverso l’assunzione di alimenti ricchi di molecole (tra cui triptofano, omega-3, vitamine del gruppo B, vitamina C e numerosi sali minerali) in grado di influenzare la produzione di alcuni neurotrasmettitori, messaggeri che inviano al cervello dei segnali che possono migliorare lo stato emotivo, l’ansia e l’insonnia.
Ma quali sono i cibi da inserire in una dieta antistress?
- Cioccolato fondente: ha un alto contenuto di triptofano, un amminoacido essenziale che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare, ma che deve essere assunto attraverso il cibo, in grado di stimolare la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore. Altri alimenti ricchi di triptofano sono arachidi, mandorle, nocciole, pinoli e pistacchi.
- Spinaci: sono tra le verdure più ricche di acido folico e la sua assunzione può migliorare i problemi dell’umore, l’ansia e la depressione. Questa vitamina è utile anche a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo, due condizioni associate al declino delle capacità cognitive e motorie. Sono una fonte di acido folico anche broccoli, asparagi, fragole e kiwi.
- Salmone: si caratterizza per il buon contenuto di acidi grassi omega-3 definiti comunemente “grassi buoni” per le loro proprietà benefiche antinfiammatorie. Sono alimenti ricchi di omega-3 anche le sardine e i semi di lino.
- Sgombro: si distingue per l’elevato contenuto di vitamina D, una vitamina in grado di ridurre la secrezione di cortisolo determinando un effetto rilassante. La vitamina D è presente anche nelle uova e nei formaggi e viene sintetizzata dal nostro corpo anche tramite l’esposizione al sole.
- Yogurt: alimento conosciuto per l’apporto di fermenti lattici che favoriscono l’incremento della flora batterica intestinale andando così a migliorare le funzioni intestinali. Come sappiamo, la salute del cervello e dell’intestino sono in stretta relazione, infatti una ricerca ha dimostrato che i probiotici dello yogurt agiscono stabilizzando l’umore e riducendo ansia, depressione e stress.
- Banana: favorisce il buon sonno per il suo contenuto di melatonina, una molecola che svolge un ruolo importante regolando positivamente il ritmo sonno-veglia. Altri alimenti che contengono melatonina sono le mele, le ciliegie, le arance e le noci.
- Peperoni: sono tra gli alimenti più ricchi di vitamina C, importante perché trasforma la dopamina in serotonina e di conseguenza ci si sente più rilassati, concentrati e senza tensioni. Ricordiamo che kiwi, rucola, clementine e fragole sono altri cibi che forniscono vitamina C.
- Tacchino: apporta una buona quantità di ferro facilmente assimilabile. La carenza di ferro è uno dei disturbi più sottovalutati ma è tra le principali cause di stanchezza, irritabilità e scarsa concentrazione. Altri alimenti ricchi di ferro sono le frattaglie, il tuorlo d’uovo e i funghi.
- Anacardi: ottima fonte di zinco, un minerale essenziale soprattutto quando siamo stressati poiché svolge un duplice effetto, contrasta lo stress ossidativo prevenendo l’invecchiamento precoce e funge da trasmettitore a livello del sistema nervoso migliorando la memoria. Sono ricchi di zinco anche agnello, sardine, polpo e formaggi stagionati.
- Farina integrale: tra i pochi alimenti che ha un buon contenuto di cromo, un minerale che riveste un ruolo importante nel regolare il tono dell’umore agendo sulla produzione della serotonina e della melatonina.
Quali sono invece i cibi da evitare?
- Caffè: questa bevanda tanto amata contiene la caffeina, una sostanza eccitante che stimola il sistema nervoso andando ad aumentare la pressione sanguigna; pertanto il caffè può peggiorare gli stati d’ansia.
- Alcolici: anche se spesso si è portati a credere che gli alcolici favoriscono l’addormentamento in realtà l’alcol ha esattamente l’effetto contrario, ovvero, può favorire un aumento dei battiti cardiaci che inficiano la qualità del sonno.

25 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA!
Ogni anno il 25 ottobre sì festeggia il “World Pasta Day”, una manifestazione ideata e organizzata dall’Unione Italiana Food, e che è stata celebrata per la prima volta a Napoli, nel 1998. E’ un evento mondiale, che sì svolge in diverse città, e che ha lo scopo di promuovere un cibo sano, buono, nutriente, accessibile e sostenibile.
Un semplice alimento, che sì è diffuso nei secoli passando di tavola in tavola, e di Paese in Paese, e che ad oggi, è un vero e proprio pilastro della Dieta Mediterranea. Nel tempo la pasta è stata anche riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dall’Unesco.
Insomma, è il cibo identificativo dello Stivale. Sì scrive pasta, ma sì legge Italia!
Esistono molti tipi diversi di pasta, da quella fresca, fatta con farina di grano duro, impastata a mano, cotta e consumata al momento, a quella secca, che prevede l’impiego esclusivo di semola di grano duro e va fatta essiccare, così che duri più a lungo nel tempo. Per non dimenticare inoltre la pasta all’uovo, per cui sì utilizza nell’impasto appunto uova e farina di grano, e quella ripiena di carne o verdura.
Poi ancora, possiamo trovarne in commercio di tantissime forme: sono circa 300 le tipologie di pasta prodotte in Italia, a testimonianza proprio della ricchezza e della varietà della nostra tradizione. Infatti troviamo paste quadrate, lunghe, corte, “a nidi”, o a spirale. Anche le superfici possono differenziarsi in lisce o rigate. Ad esempio, in Italia la preferiscono corta e rigata, in America invece lunga; i francesi la consumano corta e liscia mentre in Germania la vogliono fresca. Esistono addirittura alcuni tipi di pasta progettati da illustri designer.
Non dimentichiamoci infine delle ricette, vecchie o nuove che siano, che esaltano il sapore della pasta: dal pomodoro al pesto, e dal pesce alla carne, infinite sono le combinazioni di condimenti a cui sì presta, e ogni regione italiana, possiede inoltre le proprie ricette tradizionali che la vedono come protagonista indiscussa del piatto!
Due semplici ingredienti, acqua e farina, che mettono d'accordo tutti, o quasi!

TUTTE LE PROPRIETA’ DEL TE’ VERDE
Il tè verde (Camellia sinensis) appartiene alla famiglia delle Theaceae. Molto conosciuto per la sua azione antiossidante, diuretica ed energizzante.
Il tè verde, dopo l’acqua, è la bevanda più consumata al mondo, oltre ad essere utilizzata da secoli in Cina e in Giappone come pianta medicinale, perchè a differenze di altre tipologie di tè, subisce meno trasformazioni e quindi conserva maggiormente le sue virtù.
Le proprietà sono date dalla presenza di numerosi composti presenti nelle foglie tra cui troviamo caffeina (chiamata comunemente teina) e composti fenolici (acidi fenolici, tannini, flavonoidi eccetera), vitamina C e altri principi attivi.
Le foglie del tè più giovani contengono una più alta percentuale di antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Tra gli antiossidanti ritroviamo i polifenoli ma anche flavonoidi in particolare le catechine importanti per sostenere le funzioni cardiache oltre che impiegate anche nell’abbassamento dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi, esercitando un’azione protettiva nelle patologie cardiovascolari.
Il consumo regolare di tè verde protegge le cellule cerebrali, inoltre l’azione sinergica di tutti i principi attivi presenti nel tè verde è molto più efficace dei singoli componenti isolati e purificati.
Da sempre il tè verde è stato bevuto per i suoi poteri stimolanti ed energizzanti. Iniziare la giornata con una bella tazza di tè verde aiuta ad affrontare meglio la giornata ed a combattere la fatica.
Inoltre secondo alcuni studi sembrerebbe accelerare il metabolismo di grassi e zuccheri. In questo modo riesce ad coadiuvare la perdita di peso e la diuresi. Torna utile per combattere la ritenzione idrica ma anche infezioni delle vie urinarie.
Ovviamente non è da considerare il prodotto magico per perdere peso ma in un contesto di alimentazione sana e stile di vita non sedentario può aiutare e velocizzare il processo di dimagrimento e la diuresi.

CONOSCI LA DIFFERENZA TRA PESCE BIANCO E AZZURRO?
Il pesce è uno tra i cibi migliori da inserire nella propria alimentazione. Sappiamo tutti che mangiare pesce, azzurro o bianco, è sinonimo di sane abitudini di vita. Ci sono moltissimi studi scientifici di ricercatori che hanno scoperto che mangiare più pesce può aiutare a prevenire le malattie cardiache ricorrenti. In particolar modo, gli acidi grassi omega-3 presenti nel pesce possono aiutare la salute del cuore riducendo l’infiammazione.
Salutare e anche particolarmente gustoso, il pesce è presente in tantissime specie e varietà, ciascuna con caratteristiche proprie. La prima cosa da sapere è che il pesce si divide in due grandi famiglie: il pesce azzurro e quello non azzurro (conosciuto come " bianco"). Vediamo le sostanziali differenze tra i due gruppi:
- I grassi. La prima cosa che permette di distinguere il pesce bianco da quello azzurro è il livello di grassi: il primo non supera il 2% di grassi, il secondo oscilla tra un 5 e 10%. Si tratta, nella gran parte dei casi di grassi buoni, ovvero grassi acidi omega -3, una tipologia che permette di tenere a bada il livello di colesterolo cattivo, molto diverso dai grassi saturi.
- Il sapore. Le carni del pesce bianco sono tendenzialmente tenere e delicate, con un sapore non troppo deciso; quelle dei pesci azzurri sono più sapide e con un intenso sapore marino.
- La consistenza. Anche in questo caso, la consistenza del pesce bianco è meno tenace, mentre quella del pesce azzurro è più decisa e fibrosa.
- L'habitat. La gran parte delle specie appartenenti alla definizione di pesce bianco vivono nelle zone più profonde degli oceani, dove è più facile alimentarsi, solitamente in singoli o pochi esemplari; al contrario, il pesce azzurro vive prevalentemente nel mar Mediterraneo, non troppo in profondità, in formazioni numerose.
E' importante tenere a mente che non è il colore del pesce a classificarlo nell'uno o nell'altro gruppo, ma le caratteristiche organolettiche e di composizione. Tra i pesci bianchi troviamo pesci come il nasello, il merluzzo, la rana pescatrice, la sogliola, l'orata, il dentice, la spigola, per citare i più consumati; ma dentice e orata, ad esempio, non sono di fatto "bianchi": hanno delle sfumature azzurre che potrebbero trarre in inganno. Fanno parte dei pesci azzurri, invece, sgombri, sarde, tonno, pesce spada, alici e molti altri ancora.
Dal momento che dobbiamo sforzarci di mantenere un sano equilibrio alimentare, è importante ricordare che mangiare pesce almeno 3 volte alla settimana aumenta l'aspettativa di vita, poiché ci fornisce dei nutrienti essenziali per la salute. Pertanto, il dibattito eterno sulla questione se sia meglio consumare pesce bianco o azzurro non ha senso: una dieta sana deve essere varia e sufficiente a coprire tutte le esigenze del nostro corpo, mantenendolo in equilibrio.