DIETA DEL RIENTRO: COME DISINTOSSICARSI

Nonostante l’attenzione a non eccedere, l’estate ci porta a prediligere alcune abitudini che non sono del tutto salutari per il nostro organismo: i cambiamenti alimentari e i ritmi di vita completamente differenti potrebbero tradursi in un aumento di peso, una sensazione di gonfiore, o, ancora, una ritenzione idrica evidente.


Una dieta depurativa è il modo più naturale e sicuro per liberare il nostro organismo dalle tossine e rimetterlo in sesto! 


Ecco qualche consiglio: 

  • Evitare di digiunare: saltare i pasti non è mai la soluzione giusta! Il nostro corpo ha sempre bisogno di stimoli ed energie per affrontare le sfide di ogni giornata. Anche se ti senti appesantito o gonfio, non rinunciare a un pasto completo, piuttosto scegli con cura che cosa mangiare;
  • Rinunciare alle bevande gassate e zuccherate ed eliminare l’alcool: queste tipologie di bevande non fanno bene al nostro organismo, possono causare gonfiore ma soprattutto contengono una gran quantità di calorie.
  • Abbandonare i cibi ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi e cercare di prediligere alimenti freschi e leggeri. Per condire i piatti scegliere solo prodotti di qualità, come un filo di olio extravergine d’oliva.
  • Prediligere cereali integrali, ricchi di fibre, che favoriscono le funzionalità dell’intestino e sono privi di carboidrati raffinati.
  • Prediligere il pesce alla carne, in particolare il pesce azzurro, ricco di Omega3;
  • Bere molta acqua! Anche se il caldo sta calando, l’idratazione rimane uno dei punti più importanti per una sana alimentazione, soprattutto dopo le vacanze. Se sì fa fatica a bere molto durante la giornata, ci sì può aiutare consumando porzioni di frutta e verdura, oppure preparando un’acqua aromatizzata con frutta ed erbe aromatiche, per rendere l’acqua più “appetibile”. Frutta e verdura sono ottimi alleati nel nostro percorso di dieta post vacanze estive. Si tratta di alimenti che per natura favoriscono l’espulsione di tossine dal nostro organismo e hanno dunque funzione depurativa e benefica. 

Non ci resta che applicare queste semplici linee guida generali per recuperare gradualmente il giusto ritmo che ci aiuti a stare bene e ad affrontare il nuovo anno nel migliore dei modi.

Quale condimento prediligere per dare sapori ai cibi?


E’ risaputo che utilizzare sale costantemente nei cibi potrebbe portare a seri problemi soprattutto di tipo cardiovascolare.

La quantità di sale da consumare per buona norma sarebbe di circa 2 grammi al giorno, l’italiano medio ne consuma circa 16-17 grammi al giorno.

Il sale è nascosto in qualsiasi prodotto confezionato che acquistiamo proprio per la sua capacità di esaltare i sapori, a questo sì aggiunge quello che utilizziamo per insaporire le pietanze. Per una questione pratica i prodotti confezionati non possono essere totalmente eliminati, ma sicuramente possiamo limitare il loro consumo come anche l’aggiunta di sale da cucina nelle varie pietanze. 

Di certo chi è abituato a consumare pietanze molto sapide potrebbe notare la differenza però possiamo ovviare al problema utilizzando le spezie che insaporiscono ed arricchiscono le pietanze donando un tocco di freschezza e particolarità. 


Tra quelle che io  preferisco ci sono sicuramente le classiche come origano, rosmarino, erba cipollina, chiodi di garofano e menta ma anche quelle più orientali come curcuma, curry e paprika.

Vediamone insieme le caratteristiche 


Origano: i principali costituenti che conferiscono le sue proprietà aromatiche sono sicuramente gli olii essenziali, ma anche i fenoli come il timolo e il carvacloro.


Rosmarino: è ricchissimo di oli essenziali tra i quali limonene, pinene, conforene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini ed acido rosmarinico.


Erba cipollina: appartiene al genere allium e contiene l’allina, una sostanza inodore che per azione dell’enzima allinasi che sì libera con la rottura dei tessuti trasforma l’allina in allicina un composto dal profumo pungente. 


Chiodi di garofano: hanno un sapore particolare, forse unico fra tutte le spezie, forte e pungente, che si deve alla presenza dell’eugenolo, che si trova soprattutto nell’olio essenziale estratto dalla pianta.


Menta: le foglie di menta contengono un fitocomplesso per cui i principali costituenti sono oli essenziali, tannini, flavonoidi, sostanze amare, carotenoidi e acido rosmarinico.

L’olio essenziale di menta è caratterizzato dalla presenza di mentolo e i suoi esteri: mentone, acetato di mentile, mentofurano e altri composti.


Curcuma: è una pianta erbacea perenne rizomatosa che può raggiungere il metro di altezza. La curcuma possiede oli essenziali come turmerone, canfora, cineolo.

Inoltre contiene i curcuminoidi, tra cui la curcumina, altamente pigmentati e per questo utilizzati anche come coloranti. Ha delle ottime proprietà antinfiammatorie inibendo la produzione dei mediatori chimici dell’infiammazione.


Curry: è una miscela di spezie piuttosto variabile, non manca mai la curcuma proprio per la sua azione colorante. La ricetta originale è difficile da reperire. Solitamente tra le spezie presenti ci sono sicuramente il cumino, lo zenzero, la noce moscata, chiodi di garofano, cardamomo, cannella, tamarindo, semi di finocchio e semi di sesamo.


Paprika: deriva dall’essicazione del peperone, per cui le sue proprietà sono da attribuire ad esso. E’ ricca di carotenoidi come luteina e zeaxantina che promuovono la salute degli occhi, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.


In definitiva, le spezie oltre ad avere tanti composti benefici, importanti antiossidanti e antinfiammatori conferiscono un tocco in più alle pietanze rendendole gustose e meno bisognose di sale. Iniziate a consumarle e vi assicuro che man mano le prediligerete e vi abituerete ad utilizzare meno sale.

Provare per credere!!!

PRODOTTI SURGELATI: ECCO PERCHè SONO UN’ ALTERNATIVA SICURA

I surgelati sono pratici, veloci da preparare, perfetti come salva-cena quando hai la dispensa vuota o poca voglia di cucinare. E, dal punto di vista nutrizionale, non hanno nulla da invidiare ai prodotti freschi, a patto di comprarli, conservarli e consumarli nel modo giusto.

Il freddo può avere molti aspetti sgradevoli, ma ha un grande pregio: è l’unico conservante sicuro e del tutto naturale del quale possiamo disporre. Se applicato correttamente al settore alimentare, permette di avere sempre a disposizione materie prime, cibi, piatti pronti e ingredienti vari da utilizzare insieme o separatamente per preparare le ricette più adatte alle singole esigenze. Per questo, se vengono adoperati in modo corretto, i surgelati possono essere un valido alleato anche per chi vuole seguire un’alimentazione sana e attenta al contenuto calorico, senza cadere nella monotonia o nella ripetitività. Anche perché, tra i cibi che più di altri sono adatti alla surgelazione rientrano quelli di origine vegetale e il pesce, cibi entrambi “amici” della linea.


Spesso ci si chiede: “Ma questi alimenti sono sicuri?”


Partiamo con qualche precisazione, congelare e surgelare sono due termini spesso confusi tra loro. Dobbiamo innanzitutto dire che questi due processi sono piuttosto diversi e diverso è anche il risultato finale. Vediamo insieme in cosa si distinguono.

La differenza tra congelato e surgelato è caratterizzata prevalentemente dalla temperatura e dal tempo di lavorazione. La surgelazione è un processo che può avvenire solo a livello industriale e che permette di ottenere prodotti le cui caratteristiche nutrizionali restano invariate, sottoponendo l’alimento a temperature inferiori ai -18°C che portano alla formazione di micro-cristalli di acqua che generano delle lesioni irrilevanti alle cellule dell’alimento, questi non danneggiano la struttura biologica del prodotto. Le proprietà organolettiche e nutrizionali (proteine, vitamine, carboidrati, ecc.), così come il sapore dei cibi, restano inalterati rispetto al prodotto originale. I prodotti surgelati sono quelli che si trovano al supermercato. 

Il processo di congelamento è un processo più lento rispetto alla surgelazione: un prodotto congela se sottoposto a temperature comprese tra gli 0°C e i -15°C, con la formazione di cristalli di ghiaccio più grandi che vanno a rompere le cellule dell’alimento così da perdere i nutrienti. Si parla di cibi congelati per i piatti fatti in casa. Sebbene sia un metodo efficace per prolungare la conservazione dei cibi, la congelazione non permette di bloccare al 100% l’attività degli enzimi, con conseguente deterioramento nel tempo della qualità originaria del prodotto. 


Il "surgelamento" è una procedura che inibisce lo sviluppo di batteri, sviluppo che riprende non appena il prodotto inizia a scongelarsi. Per questo, dal momento della surgelazione la catena del freddo non deve mai interrompersi: il prodotto, deve restare alla stessa temperatura nei magazzini, nei depositi, nei furgoni per il trasporto e nei punti vendita.

Quando, infatti, il cibo surgelato subisce sbalzi termici prolungati, i cristalli di ghiaccio al suo interno iniziano a sciogliersi e la carica batterica, che era stata solo temporaneamente bloccata, ricomincia a svilupparsi.

Questo è il motivo per cui la temperatura di conservazione dei prodotti surgelati deve necessariamente restare costante e per cui un prodotto scongelato va cucinato e consumato prima possibile. Ed è anche la ragione per cui, una volta scongelato, non va rimesso nel freezer.


Surgelare presenta qualche vantaggio in più anche dal punto di vista della cottura, il prodotto surgelato consente la cottura direttamente ad alte temperature, mentre i prodotti congelati vanno prima fatti scongelare gradualmente facendo attenzione che l’acqua di scongelamento non venga a contatto con gli alimenti.


Spesso si crede che i surgelati abbiano un valore nutrizionale inferiore ai prodotti freschi, ma non è così.

Nel caso dei cibi freschi, come frutta e verdura, il contenuto nutrizionale comincia a diminuire dal primo minuto dopo la raccolta, per effetto di aria, luce e calore. Quando, invece, un alimento viene raffreddato molto rapidamente, fino a raggiungere temperature inferiori a -18 °C, ogni processo di deterioramento viene praticamente bloccato: questo significa che sapore, aroma e proprietà nutritive restano inalterate.

Oggi i vegetali vengono surgelati appena raccolti e seguono una catena del freddo perfettamente organizzata.

Per questo, un cibo surgelato non solo non è nutrizionalmente peggiore di uno fresco ma, spesso, ha un valore nutrizionale superiore a quello di un ortaggio fresco, specie se si tratta di un prodotto che raggiunge i negozi giorni dopo la raccolta o che rimane per ore sui banchi di un mercato, a temperatura ambiente o esposto al sole.


Vediamo più da vicino cosa sapere per la scelta degli alimenti:

  • Pesce: i pesci molto grassi, quali sgombro e salmone, possono essere conservati per un massimo di 4/6 mesi. Questo perché gli omega 3 di cui sono ricchi tendono a irrancidirsi, processo che nemmeno il surgelamento riesce a impedire. A questo proposito, meglio optare per i filetti puliti e senza pelle, poiché la pellicola di ghiaccio che ne ricopre la superficie riesce a ritardare l’irrancidimento consentendo tempi di conservazione più lunghi. In via generale il pesce si presta molto di più degli altri alimenti alla surgelazione mantenendo pressoché inalterato il proprio valore nutrizionale. I pesci piatti tendono a conservarsi meglio, poiché magri e con pelle molto doppia, questi, infatti, mantengono inalterato il valore nutrizionale. Il pesce azzurro, diversamente, a causa della pelle poco spessa, si conserva meno e tende ad alterare un po’ il valore nutrizionale. Anche molluschi e crostacei si adattano bene alla surgelazione, sia perché sono magri sia perché il freddo contrasta molto bene eventuali batteri. Proprio perché molto a rischio tali alimenti spesso vengono precotti prima di essere sottoposti a surgelamento, per abbassare l’eventuale carica batterica.

  • Legumi e carne: anche carni e legumi si prestano bene alla surgelazione, tuttavia, per la carne sussiste lo stesso problema del pesce legato ai grassi in essa contenuti. E’ sempre meglio scegliere carni più magre, dunque, per poterle conservare più a lungo. E’ meglio sempre tagliare a pezzetti le carni scelte e separarli bene fra di loro di modo che il freddo riesca a raggiungere facilmente l’interno dell’alimento. Nel caso di carni a fette, meglio non superare i 2/3 cm di spessore.

  • Verdure: le verdure sono un altro alimento ottimo per la surgelazione, anzi, il prodotto surgelato è addirittura da considerarsi più nutriente di quello fresco. Questo poiché passa subito dalla coltura al processo di surgelazione, mentre quello fresco, prima di essere consumato, passa un bel po’ di tempo fra banchi di frutta e frigorifero disperdendo alcuni dei suoi nutrienti. La regola è sempre la stessa, piccole porzioni, sempre per permettere al freddo di raggiungere le parti più interne dell’alimento.

  • Cereali e frutta: cereali e loro derivati pure si prestano molto bene al surgelamento, conservano intatti gran parte del proprio potere nutritivo, ma in questa categoria sono decisamente da preferire i prodotti freschi.
     
  • La frutta, infine, è l’alimento che meno si presta ad essere surgelato poiché va facilmente incontro all’ossidazione, a meno che non si tratti di frutti molto piccoli.


Ci sono dei prodotti che meritano di essere mangiati freschi a cui è davvero impossibile rinunciare, altri invece è bene che vengano acquistati surgelati se non si ha idea di consumarli in brevissimo tempo altrimenti si rischia non solo un grande spreco di cibo ma anche la probabilità di ammalarsi mangiando un prodotto avariato.


Fidatevi dei prodotti surgelati ma non rinunciate mai ai prodotti freschi!

PERCHE’ SÌ FESTEGGIA FERRAGOSTO?

Ogni anno, il 15 agosto, sì festeggia Ferragosto. Il termine deriva dall’antico Feriae Augusti, una festività che sì celebrava nell'antica Roma, in onore di Augusto, il 1° agosto, anche se i giorni di riposo si estendevano per buona parte del mese. In questa occasione sì festeggiava la fine del raccolto e dei lavori agricoli dedicati a Conso, Dio della terra e fertilità, e l’intero giorno era dedicato a riposo, divertimento e speciali banchetti.

La festa del 15 fu istituita solo più tardi, quando Ferragosto venne assimilato dalla Chiesa Cattolica che la dedicò all’Assunzione di Maria. Essa è una festa tipicamente italiana, in occasione della quale non mancano le funzioni religiose volte a celebrare l’aspetto spirituale di tale festa, ma è anche una buona occasione per trascorrere una bella giornata estiva in compagnia di parenti e amici, al mare o in montagna. 

Caratteristiche sono le tavole super imbandite sulle quali risaltano piatti profumati, abbondanti e deliziosi.

Se questo giorno vi spaventa in termini nutrizionali, niente paura! E’ infatti possibile godersi il pranzo o la cena di questo giorno in tranquillità, senza rinunciare al relax e al benessere.

Seguire queste poche “regole” potrebbe essere d’aiuto:

  • Non arrivare affamati: se ci aspetta un pranzo ricco, prediligiamo una buona e nutriente colazione, così da arrivare a pranzo appagati e non affamati!
    Se invece è una cena ad attenderci, allora potremmo optare per un pranzo leggero, così da goderci a pieno la serata.
  • Ridurre le porzioni! Se i pasti sono variegati e ricchi, è bene diminuire le quantità nel piatto, così da poter assaggiare tutto!
  • Limitare l’uso di alcool sarebbe l’ideale! Magari, scegliere bevande fresche a base di frutta.


La scelta degli alimenti è sempre importante: prediligere alimenti sani per la preparazione di pasti, è semplicissimo! Si possono comporre aperitivi e antipasti a base di verdure e frutta secca, piatti unici e completi con carboidrati, proteine e grassi, e concludere con della frutta fresca, potrebbe essere un’idea! Se la sana alimentazione diventa uno stile di vita, è facile godersi un giorno libero in relax senza sensi di colpa!

AGOSTO DIETA ADDIO?

Il mese d’eccellenza per le vacanze è, tradizionalmente, Agosto. 


Ma siamo davvero pronti a mettere da parte tutti i sacrifici fatti nel corso dell’anno, abbandonare la dieta sana ed equilibrata per un intero mese dopo le mille attenzioni avute nel dire no alle lusinghe delle tentazioni a tavola?


A volte le vacanze possono portarci a modificare radicalmente le nostre abitudini a tavola e così, anche le persone abituate a consumare cibi freschi e altamente digeribili possono essere tentate ad approfittare con troppa frequenza di cibi pronti, precucinati o cibi in scatola o, semplicemente, a non variare i tipi di alimenti, ricadendo in una certa monotonia a tavola, con maggiore rischio di incorrere in carenze di nutrienti essenziali per il nostro star bene.


Come sempre la virtù sta nel mezzo! Abbandoniamo dunque decisioni estreme e sbagliate e quindi l’idea di rinunciare completamente al piacere del cibo goloso in vacanza o, al contrario, rimandare la dieta direttamente a settembre abbuffandosi nell’attesa.


Controllare il peso senza eccessive rinunce è possibile!


Sicuramente seguire la stagionalità è uno degli strumenti più efficaci per avere un corpo sano e in forma, anche ad Agosto. Ma come consumarli? 


Le migliori alleate nelle calde giornate estive sono sicuramente le insalatone fresche e leggere, ideali per non appesantirsi con il caldo, da quelle più semplici, a base di lattuga, zucchine e carote, a quelle di pasta o riso integrali, ovviamente in accompagnamento a del pesce fresco, un buon formaggio light o del pollo grigliato. E perchè non aggiungere della frutta secca (mandorle, noci, nocciole ecc), ricca di grassi “buoni”, minerali e fibre.


Ottime anche le grigliate che garantiscono gusto e leggerezza, ovviamente in accompagnamento ad un’abbondante porzione di verdure di stagione.


Per gli spuntini conviene sicuramente prediligere frutta e verdura di stagione, come cocomero, melone o cetrioli: non solo consentono di non arrivare al pasto successivo affamati, ma contenendo un’alta percentuale di acqua sono ottimi anche per idratarsi e depurarsi dalle tossine in eccesso. 


Per quanto riguarda gli aperitivi, la soluzione può essere optare per un pinzimonio di verdure, bruschette con pane integrale e avocado o pezzetti di grana con qualche fettina di bresaola o di altri affettati sgrassati. Se sono disponibili arachidi, pistacchi e simili, meglio evitare la versione salata e controllarsi per non esagerare nelle quantità.


Il consiglio è dunque quello di tener conto di queste linee guida ma non trascurare l’aspetto più importante: rilassarsi! Allontanare qualsiasi pensiero negativo e vivere assolutamente con serenità i momenti che verranno. Godersi a pieno le meritate vacanze, senza perdere di vista l’obiettivo!

Bambini: più tv e cibo spazzatura dopo la fine della scuola. Con le vacanze aumentano i comportamenti a rischio obesità

La fine delle attività scolastiche, e non, porta con sé un incremento inevitabile dei comportamenti a rischio per la salute dei bambini. Difatti, sedentarietà, maggiore esposizione a tv/videogiochi/tablet/cellulari, scarsa attività fisica e scorrette abitudini alimentari sono tra i comportamenti più diffusi nella quotidianità dei bambini al termine della scuola e rappresentano i principali fattori di rischio, modificabili, associati a eccesso di peso e obesità. Inoltre, è bene ricordare che lo stile di vita adottato nell’età evolutiva tende a caratterizzare i comportamenti individuali anche nelle età successive e a favorire così lo sviluppo di gravi patologie quali: malattie cardiovascolari e cerebrovascolari (come ictus), diabete di tipo 2, ipertensione e altre.  

E’ necessario quindi intervenire nei bambini, in età pediatrica, al fine di prevenire lo sviluppo di malattie in età adulta!

Come? Ecco alcune indicazioni per la promozione di uno stile di vita sano:

Non superare le 2 ore al giorno davanti lo schermo: l’azione di guardare la TV, giocare ai videogiochi, stare davanti al pc, è spesso accompagnata dall’abitudine di sgranocchiare snack e dolci, quindi, riducendo tale attività, riduciamo la possibilità che vengano assunti cibi spazzatura.


Svolgere attività fisica per almeno 1 ora al giorno: che sia una passeggiata, un giro in bici o del tempo trascorso giocando all’aria aperta con gli amici, è necessario mettersi in movimento; fa bene alla salute fisica e psichica del bambino.


Sonno: per un bambino è fondamentale dormire almeno 9 ore a notte, in quanto dormire bene aiuta ad affrontare meglio la giornata.


Corrette abitudini alimentari: è importante fare la prima colazione tutti i giorni perché è uno dei pasti principali e permette di iniziare la giornata con energia. Sarebbe ideale il consumo di una tazza di latte o yogurt, con 3 o 4 biscotti, o cereali, e un frutto. E’ consigliato fare sempre uno spuntino a metà mattina e nel pomeriggio scegliendo preferibilmente un frutto, o uno yogurt, o ,perchè no, un gelato preparato in casa. E’ importante mangiare la frutta e la verdura tutti i giorni, preferendo sempre quella di stagione e di colore diverso per coprire tutti i fabbisogni dell’organismo; rappresentano una fonte importantissima di fibra, β-carotene, vitamina C, e di molti minerali. E’ bene mangiare legumi 2-3 volte alla settimana, in quanto sono una buona fonte di proteine vegetali, fibra alimentare, vitamina C, vitamine del gruppo B (B1, B2 e niacina) e di minerali come calcio, ferro e zinco.

Questi piccoli interventi, precoci e continui, sono importanti perchè le sane e buone abitudini acquisite in gioventù possono continuare nell’età adulta. Per rendere più efficaci tutti questi interventi educativi, è indispensabile però coinvolgere tutta la famiglia! Quindi mamma, papà, sosteniamo i nostri piccoli durante questa lunga pausa estiva!

Aperitivo in spiaggia: le scelte giuste da fare se sei a dieta

“Dieta e Aperitivo” sono due concetti che non sempre camminano di pari passo, ma con i giusti accorgimenti si può pensare qualcosa di sfizioso, senza eccedere.

Solitamente l'aperitivo in spiaggia è accompagnato oltre che dalle hit più famose dell’estate anche da bevande fresche, gustose ma soprattutto alcoliche e zuccherine ed il più delle volte l’accoppiata vincente è insieme alla frutta secca salata e alle  patatine di ogni tipo.

Ma se sono a dieta devo rinunciare a tutto ciò?

Sì e no. 

In che senso?

La dieta non deve essere vista come un’esclusione dalla vita sociale, sicuramente qualche piccolo sacrificio occorre farlo ma in generale, come buona norma per mantenere sempre inalterata la salute, non bisognerebbe mai eccedere con alcolici e prodotti raffinati, confezionati e ricchi di sale.

Venendo a noi come possiamo ovviare al problema?


La prima bevanda che per lo più è presente in quasi tutti i lidi o bar estivi è sicuramente la Spremuta d'arancia, fresca, dissetante e poco calorica  inoltre contiene tanta vitamina C e beta carotene utile per favorire l’abbronzatura.

La spremuta d’arancia può essere accompagnata da delle mandorle non salate che con la loro croccantezza danno l’idea di masticare delle patatine. 

Oppure un bel bicchiere d’acqua fresca con l’aggiunta dei limoni che conferiscono un aroma unico ed inoltre ottimo per i caldi afosi e il ripristino dei sali minerali persi tramite la sudorazione.

Mantenendo la scia del colore giallo è possibile abbinare degli ottimi lupini per fare un pieno di proteine e sfiziandosi a sbucciarli. 

Nei luoghi invece più all’avanguardia possiamo trovare dei buoni centrifugati a base di frutta e verdura.

Tra gli abbinamenti che più preferisco ci sono: 

  • Cetrioli e carote con menta dalle proprietà rinfrescanti e drenanti e con  l’immancabile beta-carotene; in più la menta per dare quel tocco di freschezza.
  • Spinacino e arancia con menta molto simile come proprietà a quello precedente ma dalle note leggermente più amare ma al contempo fresco e dissetante.
  • Ananas e sedano dalle proprietà drenanti e depurative .

Ovviamente c’è una sfilza di combinazioni da poter assaggiare e sorseggiare sulle note di una bella canzone estiva.

Il tutto può essere accompagnato dal pinzimonio ovvero delle verdure a piacimento tagliate a listarelle intinte in un'emulsione di olio, aceto o limone e spezie a piacere. 


Ecco qualche idea per evitare di trasgredire e non essere in linea con il piano alimentare mantenendo quindi la linea pur non rinunciando al gusto e alla spensieratezza.

Buona estate e buon divertimento =)

Dieta da spiaggia: cosa mangiare per sentirsi in forma al mare

L’estate è finalmente cominciata e con lei anche le intere giornate trascorse in spiaggia, alternando un tuffo al mare ed ore ed ore passate sul lettino a prendere il sole. Le alte temperature possono determinare una mancanza di appetito, è però importante rispettare un’alimentazione equilibrata, idratarsi spesso per non incorrere in debolezza, spossatezza e colpi di calore.

Quali cibi allora dobbiamo prediligere per mangiare in modo sano ma anche gustoso e per sentirsi energici? 

Ecco qualche alimento che non può assolutamente mancare nella lista della spesa nel periodo estivo, sì tratta di cibi particolarmente ricchi di vitamine e sali minerali fondamentali per una corretta idratazione:

  • cetrioli: ortaggi dalle proprietà sorprendenti, ricchi di acqua con azione rinfrescante e depurativa, aiutano ad eliminare le tossine. Oltre ad avere pochissime calorie, il cetriolo è ricco di vitamine A,B,C, potassio, calcio, iodio e manganese. In spiaggia può essere consumato sotto forma di insalata e all’interno di frullati o centrifugati;
  • melone: tipico frutto estivo idratante e rinfrescante, composto per il 90% di acqua e ottima fonte di  vitamina A e C, fosforo e calcio. L’alta percentuale di potassio presente nella sua polpa ha effetti benefici anche sulla circolazione e sulla pressione arteriosa;
  • erbe aromatiche: basilico e menta, non solo conferiscono un ottimo profumo alle pietanze, ma anche in termini di qualità nutrizionale, offrono soprattutto minerali e polifenoli;
  • capperi: ideali in caso di spossatezza, aggiunti ad una insalata o ad una pasta fredda, apportano una buona quantità di antiossidanti, calcio, magnesio e sodio, contribuendo a stabilizzare la pressione;
  • pesche: sono composte per l’87% di acqua, ricche in potassio, ferro e vitamina C. Sono mineralizzanti e tonificanti, oltre a proteggere la pelle e gli occhi grazie alla presenza di betacarotene.

Un menù estivo completo potrebbe includere:

Colazione: yogurt greco con cereali e frutta fresca e miele, accompagnato da una tazza di acqua, limone e zenzero per eliminare le tossine.

Spuntino: frutta di stagione o frutta secca.

Pranzo: insalata di farro, orzo o pasta integrale con verdure fresche di stagione e sgombro, in alternativa un panino di segale con verdure grigliate e fesa di tacchino o bresaola.

Merenda: un centrifugato senza zucchero, a base di frutta e verdura, prediligendo ingredienti come il cetriolo e la menta.

Cena: optiamo per un buon pesce, preferibilmente un pescato del giorno, accompagnato sempre da una ricca porzione di verdure.

 

Mi raccomando in spiaggia MAI trascurare l’importanza dell’idratazione: in estate è importante bere almeno due litri d’acqua al giorno!

Rimedi per la pressione bassa da caldo

I rimedi per la pressione bassa in estate sono più preziosi che mai. Facciamo chiarezza su quali sono i più efficaci e quali sono gli errori che commettiamo davvero tutti.

Fortunatamente nella maggior parte dei casi i sintomi della pressione bassa passano da soli, tuttavia chi soffre di questi disturbi può rischiare anche di svenire a causa di un mancamento improvviso.

Naturalmente, prima di ricorrere ai farmaci, è bene sapere che l’ipotensione sì può combattere anche con l’aiuto di una dieta giusta. 


In generale è bene evitare di mangiare e bere alimenti troppi caldi perché il calore dilata i vasi sanguigni e aumenta la sudorazione, il chè può portare ad un ulteriore calo della pressione sanguigna. Meglio inoltre non bere alcolici, non fare pasti troppo abbondanti e limitare i cibi troppo ricchi di zuccheri.


Lo zucchero infatti, al contrario dell’immaginario comune, non serve! E’ idea diffusa che una bustina di zucchero, una caramella o un biscotto possano aiutare perchè fanno alzare i livelli di glucosio nel sangue. In realtà è piuttosto raro che la pressione sì abbassi improvvisamente a causa di un calo glicemico. 


Meglio bere molta acqua con aggiunta di un cucchiaino di sale se ci si trova di fronte ad un calo repentino. Il sale aiuta a trattenere l’acqua nelle arterie e quindi contribuisce ad aumentare la pressione, mentre i liquidi aumentano il volume del sangue, quindi è bene optare per acque ricche di sodio che possono avere un duplice effetto benefico.


Anche bere un po’ di caffè o di tè verde aiuta a stimolare la circolazione nell’immediato: basse dosi di caffeina e teina possono aiutare a far fronte agli effetti della bassa pressione sanguigna in quanto stimolanti che aumentano la frequenza cardiaca e quindi riattivano la circolazione sanguigna e ripristinano l’equilibrio della pressione.

Da evitare invece assolutamente i diuretici, che contribuendo ad espellere acqua dal corpo, fanno abbassare ulteriormente la pressione.

Altri espedienti che possono fare al caso nostro sono: 

  • Mangiare del cioccolato amaro, che ha effetti positivi in piccole quantità. 
  • Succhiare caramelle alla liquirizia pura, perchè questa pianta ha proprietà toniche.
  • Bere centrifughe e frullati per un maggiore apporto di sali minerali.
  • Bere spremute e succhi di frutta, a cui aggiungere magari della menta o dello zenzero o altre spezie. Il succo di barbabietola, per esempio, ha un impatto immediato sulla pressione sanguigna. 

In generale, per combattere i cali di pressione, è importante una dieta varia e bilanciata in proteine, grassi e carboidrati, ricca di vitamine B e C e di minerali come ferro, potassio e magnesio.

Il potassio è importante per l’effetto regolatore della pressione e del battito cardiaco e, poichè viene eliminato soprattutto tramite le urine, va reintegrato continuamente: ottimi il riso, le patate, le verdure a foglia verde, l’ananas e le banane.

Il magnesio aiuta a trasformare gli zuccheri in energia e quindi a contrastare la stanchezza tipica delle giornate più calde ed i possibili abbassamenti di pressione. Lo troviamo soprattutto nella frutta secca e nei semi oleosi, nei cereali integrali e nei legumi.

Il ferro è un nutriente essenziale perchè costituisce una parte fondamentale dell'emoglobina, la quale ha il compito di trasportare l'ossigeno nel sangue. Negli alimenti si trovano due diverse forme di ferro: ferro eme e ferro non eme. Il ferro eme che costituisce il 40% del ferro presente nella carne, nel pollame, e nel pesce, viene assorbito con più facilità dal corpo umano. Il ferro non-eme che costituisce il 60% del ferro presente nei tessuti animali, e la totalità del ferro presente nelle piante (frutta, verdura, cereali, noci), viene assorbito con più difficoltà. 

In nostro soccorso, possono venire anche:

  • Il melograno per il contenuto di vitamine A, B, C e flavonoidi; aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo a vantaggio del sistema cardiovascolare.
  • Le alghe perché contengono proteine, sali minerali e vitamine.
  • La pappa reale, che rinforza il tono del muscolo cardiaco e svolge un'azione di dilatazione dei vasi coronarici riequilibrando la pressione arteriosa.

DIETA ANTICALDO

Le alte temperature portano con sé una serie di disturbi fisici:…